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giovedì 1 novembre 2012

Oltre il trend following - Un trading system sul FTSE mib - Argo II

Nel precedente post ho presentato Argo, un trading system trend following creato per il future FTSE MIB. La versione presentata si era dimostrata fin dall'inizio abbastanza solida. In questo post cercherò di apportare dei miglioramenti lavorando su aspetti che non erano stati ancora considerati.

Nello specifico prenderò in considerazione la forza del trend, utilizzando l'indicatore adx, e la volatilità, servendomi dell'indicatore bandwidth.

Non voglio soffermarmi sulla costruzione dell'indicatore adx. In tanti forum su internet o in qualsiasi libro di analisi tecnica potrete trovare tutte le informazioni possibili al riguardo. Però è importante precisare chel'adx misura solo la forza del trend, non la sua direzione. Un trend viene indicativamente considerato forte quando l'adx supera il valore 30.

Quale è la prima scoperta? Se apporto tale modifica al sistema le sue prestazioni peggiorano...e di molto. Il problema è che peggiorano troppo. E se invece funzionasse il contrario?
Proverò a considerare validi i segnali soltanto se l'adx è inferiore a 30.

Sulla volatilità si potrebbero scrivere 1000 libri e il discorso comunque non sarebbe esaustivo. Ai miei fini ho utilizzato un indicatore molto particolare: il bandwidth. Anche qui non mi soffermerò sulla formula dell'indicatore. Insieme al bandwidth ho usato una sua media mobile. Quando l'indicatore è superiore alla sua media siamo in presenza di alta volatilità. Quando esso è inferiore alla media c'è bassa volatilità.

Bene, anche qui però molto è cambiato in corso d'opera. Facendo lavorare il sistema soltanto nelle fasi di alta volatilità avevo dei risultati molto strani: miglioravano solo le operazioni short mentre peggioravano, e di molto, quelle long.

Ho deciso di considerare il filtro buono soltanto per i trade short e di usare il filtro contrario per le operazioni long. In fondo avevo già avuto modo di considerare la diversa struttura dei rialzi rispetto ai ribassi.

Nota operativa: ho utilizzato il bandwidth su un time frame giornaliero. Il sistema ha quindi ora 2 time frame: 15 minuti e daily.

In fase di backtest ho deciso di non effettuare operazioni long il venerdì e di non effettuare operazioni short il mercoledì, inoltre ho deciso di non operare se ci sono stati dei gap su base daily.

Per la misura dello stop loss mi sono servito del grafico MAE di tradestation 9.1.



Come sempre ho effettuato i backtest con il programma Tradestation.


Strumento finanziario: FTSE MIB;

Time frame: 15 minuti;

Periodo analizzato: dal 1-10-1996 al 8-12-2011 (15 anni e 2 mesi)

Vediamo i risultati:














I risultati sono stati ottenuti senza alcuna ottimizzazione.

Rispetto al sistema originale è più che raddoppiato l'average trade, il massimo drawdown è diminuito di oltre il 50 %. Anche la percentuale delle operazioni vincenti ha subito un'aumento del 5%.

Infine è da considerare positivamente il fatto che tutti gli anni (15) sono stati chiusi in positivo.

Al prossimo post.

lunedì 16 luglio 2012

Il trading system basato sull'RSI e i filtri orari - Telemaco I - parte 2

Il trading system Telemaco, presentato nelle settimane scorse e già oggetto di un upgrade, aveva già destato una buona impressione nei backtest condotti così come i risultati riportati da Anchise applicando dei semplici filtri orari.
Ed ecco l'idea, scontata a dire la verità, che possano funzionare altrettanto bene se applicati anche ad altri trading system e ...Telemaco era troppo a portata di mano per non poter essere coinvolto...


Strumento finanziario: cambio eurodollaro;
Time frame: 1 ora;

Periodo: 01/01/2004 - 08/07/2012;

Questa è l’equity line di Telemaco:



Ed ora ecco cosa succede applicando dei filtri orari:









Applicando dei filtri orari migliora sensibilmente la capacità di raggiungere profitti, situazione maggiormente visualizzabile nella prima parte dell’equity line.
I parametri che sono risultati migliori sono stati 10 e 20: il nostro sistema riterrà buoni i segnali di entrata soltanto se sono successivi alle 10 del mattino e precedenti alle 20.
Ecco il confronto tra le voci più significative dei rispettivi report:


senza filtro
con filtro orario
Net profit
83.958,70
112.217,00
Profit factor
1,3
1,56
% trade vincenti
41,38
45,95
Average trade
170,3
336,99
Max drawdown
18.494,00
17.893,00


I parametri migliorano sensibilmente tutti. L’average trade addirittura raddoppia. Il drawdown, seppure di poco, diminuisce.

Qui di seguito è riportato il report principale di Tradestation:



Il trading system Telemaco è performante, risponde molto bene agli interventi. Deve ulteriormente essere implementato? La risposta è sicuramente si! Voglio migliorare il rapport netprofit medio annuo/max drawdown. I migliori trading systems che ho visto girare avevano questo valore prossimo a 10.
Anche qui lavorerò su filtri giornalieri e pattern di compressione di volatilità.
Sono più curioso di voi di sapere come andrà a finire.







sabato 9 giugno 2012

Un esempio di trading system robusto sul cross AUDNZD

Riprendendo il discorso cominciato con il post precedente, ho effettuato un backtest sul cross AUDNZDdollaro australiano – dollaro neozelandese. Il test è stato condotto su quattro diversi time frame compresi tra un'ora e un giorno. Il periodo del backtest va dal 1 aprile 2010 al 8 giugno 2012. L'obbiettivo era quello di valutare se i buoni risultati testati con successo sul time frame ad due ore sarebbero stati replicati  su orizzonti temporali diversi.  

Time frame 1 ora:  le premesse sono incoraggianti, net profit superiore ai 35.000$ buon andamento dell’equity line, l’average trade non è altissimo:  47 $ senza considerare commissioni e slippage.



Time frame 2 ora: il net profit rimane sostanzialmente lo stesso, l’equity line è buona, l’average trade raddoppia: 95 $ senza considerare commissioni e slippage.


Time frame 4 ore: il net profit più che dimezzato rispetto al test precedente, l’andamento dell’equity line comunque rimane buona.



Time frame Daily: il net profit rimane lo stesso del test precedente ma il basso numero delle operazioni fa perdere significatività statistica al  test.



Quali sono le considerazioni finali? Innanzitutto è sicuramente possibile affermare che il trading system testato sul cross AUDNZD  ha dato risultati positivi su ben quattro orizonti temporali diversi, sebbene il test con time frame daily sia statisticamente poco significativo. Tra i time frame con risultati più lusinghieri preferisco quello a due ore perchè, a parità di risultati,  ha un trade medio doppio rispetto a quello ad un ora. Praticamente effettua la metà delle operazioni e in ognuna di esse guadagna il doppio.
Sebbene siano molto difficili da scovare e possano essere considerati delle mosche bianche nell'universo del trading automatico, esistono dei trading system  in grado di operare con profitto su diversi time frame e che, per questa loro peculiarità, possano essere considerati robusti.

Il prossimo passo sarà testare lo stesso sistema su diversi strumenti finanziari.  








domenica 20 maggio 2012

ITForum di Rimini 2012 - Evita l'errore n. 1

Il 17 e 18 maggio scorsi è andato in onda al nuovo palacongressi di Rimini il consueto appuntamento annuale con l'ITForum. Con il mio vecchio amico Enrico, conosciuto durante il corso Siat del 2006, abbiamo deciso di condividere questi due intensi giorni. A dire la verità eravamo interessati ad aspetti diversi del trading, più focalizzato sui trading system io, più interessato ad argomenti di ampio respiro lui.
Era la prima volta che partecipavo all'ITForum, sicuramente non mi aspettavo una partecipazione così importante da parte del pubblico. Distratto dalle bellezze di turno presenti a numerosi stand di intermediari e dalle luci a led delle ultimissime piattaforme di trading, mi sono catapultato da un'aula ad un'altra cercando di carpire i segreti dei traders più affermati.

Il primo meeting del giovedì si tiene nella sala forex, titolo "come essere vincenti nel mercato Forex". L'obbiettivo sbandierato nel titolo è senza dubbio ambizioso, forse anche troppo considerando che la maggior parte dei traders perde soldi su quel mercato. Sono incuriosito e scettico al punto giusto:  decido di andare.
Nonostante i 10 minuti di anticipo i posti a sedere sono tutti occupati, decido di sedermi per terra. Prenderò appunti sulla mia amata agenda verde acido marchiata Sardaleasing. La tecnica esplicata è molto semplice: RSI e taglio dall'alto verso il basso del valore 70 per le entrate long, RSI e taglio dal basso verso l'alto del valore 30 per le entrate short. Un classico sistema stop and reverse. Successivamente vengono introdotti uno stop loss e un take profit. Viene anche spiegata l'importanza del rapporto 1 a 1 tra questi ultimi.
L'equity line mostrata appare molto ben strutturata. Ecco il primo spunto di lavoro: codificheremo nei prossimi post questo sistema per verificare la sua bontà con diversi time frame. A proposito, il relatore dice di aver utilizzato il time frame a 60 minuti, poi forse si confonde e dice 70. Nel dubbio entrambi, insieme ad altri saranno oggetto di backtest. Il relatore precisa che i risultati migliori si ottengono in trading range e che per un mercato trending può bastare anche una semplice media mobile. Ecco una seconda idea, i successivi test saranno effettuati su un sistema che proverà a distinguere queste due fasi del mercato e che opererà alternando RSI e medie mobili. Dopo qualche ora mi confronto con Dario, presentatomi come un grande esperto di multicharts, sui problemi che stavo incontrando per automatizzare i miei sistemi. Mi viene suggerito un nome di una web farm, apro la mia agenda verde per appuntarlo e appare il codice formato easylanguage che nel frattempo avevo scritto traducendo le indicazioni del relatore. Dario lo guarda, sembra scettico, poi gli si illuminano gli occhi, mi guarda e mi dice: "Prova a fare il contrario!". Ecco un terzo spunto operativo!