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venerdì 8 giugno 2012

La robustezza di un trading system

Non c'è un solo libro sui trading system tra le decine che ho letto che non si soffermi a decantare l'importanza della robustezza. Tra tutti i parametri in base ai quali valutare la bontà di un sistema automatico, la robustezza ha un ruolo fondamentale: è in base alla considerazione che il trader ha di questa che un sistema smette di essere soltanto un mero algoritmo per diventare un criterio utiizzato per mandare ordini al mercato.
La robustezza teoricamente può essere definita come la capità di adattamento alle diverse condizioni di mercato. Praticamente si manifesta nella capacità di ottenere buone performance su diversi mercati e su diversi time frame. 
Un'altro aspetto della robustezza di un sistema è la sua capacità di ottenere buone performance al variare dei cosiddetti "inputs". Ad esempio, se consideriamo  il parametro x comune a due diversi sistemi, tra questi ultimi sarà più robusto quello che subisce meno variazioni man mano che il parametro x assume valori diversi.
In molti libri spesso compaiono delle tabelle dalle quali dedurre ad esempio che, di venti mercati esaminati, un sistema ottiene buone performance su sedici o diciassette di essi, ma ciò non significa che possa essere considerato tradabile per ognuno di essi, tantissimi altri fattori debbono essere considerati.
Dedicherò due tra i prossimi post rispettivamente al comportamento dello stesso trading system sullo stesso mercato e su time frame differenti e su diversi mercati.
Premetto che almeno ad oggi, non ho avuto mai la fortuna di testare un sistema che lavori bene su diversi time frame e su tutti i mercati.
I backtest saranno effettuati con il software Tradestation e, come sempre, non mancheranno sorprese.